30 maggio 2006

X-Piacions: presto sui vostri schermi

Orsetto
Affiliazione: X-Piacions
Vero nome: Lip Less
Poteri: incredibile capacità di riflettere la luce del sole con il pallore del suo corpo. Concentrandosi riesce a incasinare il calendario di qualsiasi essere umano o artificiale
Caratteristiche: è in realtà un cyborg che si ciba solo di mozzarella per mantenere il bianco
Mezzo preferito: qualunque basta che non guidi lui
Punto debole: i suoi attacchi gli si ritorcono sovente contro: l’uso della riflessione solare lo espone a bruciacchiature a macchie e lo Scombina Calendario si ripercuote sulla sua gestione temporale. Avvicinato a un maschio molesto entra in modalità stand-by, altrimenti detta Lip Less. Nei primi stadi della sua vita la sua banca dati cibernetica è stata attaccata da un virus informatico che ha sostituito le sue conoscenze tecnologiche con tutti gli articoli di Punto Informatico, rendendolo totalmente incapace di gestire qualsivoglia oggetto elettronico.

Marmottino
Affiliazione: X-Piacions
Vero nome: Yoshimitzu Tanaka
Poteri: controlla ingenti stormi di gabbiani che volteggiano sopra la sua testa. Con essi può sferrare il letale attacco Case Passerini. Può ricoprirsi di una folta peluria che lo cela al nemico.
Caratteristiche: è un esperto pilota di autotram arancioni. Riesce a infondere la capacità di pilotare, ma non quella di controllare i gabbiani che resta una sua prerogativa.
Mezzo preferito: autotram modello vermone
Punto debole: facendogli una energica doccia perde temporaneamente la capacità di sferrare l’attacco Case Passerini. La peluria entro cui si nasconde non ricopre la sua testa, il che lo può rendere individuabile.

Piacione
Affiliazione: X-Piacions
Vero nome: Adeliante il Re
Poteri: i suoi occhi emanano il raggio orgasmico, che induce un repentino orgasmo in tutte le donne che hanno la ventura di rivolgergli lo sguardo, rendendole temporaneamente incapaci di intendere e di volere e fisicamente inabili (per via degli spasmi). Il raggio viene potenziato scoprendo i tatuaggi sul petto e il piercing al capezzolo.
Caratteristiche: in perenne lotta con il suo acerrimo nemico Extralarge. Si rinforza aumentando il numero di tatuaggi e piercing.
Mezzo preferito: smart
Punto debole: una donna frigida può combatterlo a viso aperto. Gli uomini (etero) sono immuni dai suoi raggi.

Gattino
Affiliazione: X-Piacions
Vero nome: [sconosciuto]
Poteri: emette portentose onde d’urto a ripetizione. Può farlo da davanti e da dietro, anche contemporaneamente. In casi particolari può far seguire un attacco chimico. E’ l’unico capace di neutralizzare l’attacco scombina-calendario di Orsettino.
Caratteristiche: pedante e polemico, può frantumare i coglioni dell’avversario anche senza usare i suoi poteri di X-Piacions.
Mezzo preferito: qualsiasi tranne quelli che volano.
Punto debole: sopporta missioni della durata massima di sei mesi, nel combattimento aereo è inerme. L’attacco onda d’urto è ineluttabile, ma gli effetti di quello chimico possono essere mitigati dall’apertura di finestrini e l’uso di maschere antigas.

Vomitino
Affiliazione: X-Piacions
Vero nome: Simo San
Poteri: ha una memoria molto sviluppata per strade e percorsi che gli dona uno smisurato senso dell’orientamento. Attacca l’avversario vomitandogli addosso dopo aver assunto un cocktail di sostanze psicotrope. Entro un certo raggio di azione riesce a indurre la narcolessia.
Caratteristiche: necessita di lunghi periodi di riposo, il che lo rende a volte indisponibile per le missioni.
Mezzo preferito: a due ruote, possibilmente insieme all’amica/nemica Principessa Aquilense
Punto debole: soggetto all’influenza femminile. L’attacco narcolessia può avere lo spiacevole effetto collaterale di addormentare anche lui stesso per lunghissimi periodi.

Extralarge
Affiliazione: Celtic Cross
Vero nome: Von Nirvelliz
Poteri: potenza fisica quasi smisurata, quando prende le mosse è quasi impossibile fermarlo. Ha nel suo manganello di carne la sua arma segreta.
Caratteristiche: si allena con costanza, sia con l’arma segreta, sia picchiando chiunque gli sembri un pungball adatto. Piacione è il suo acerrimo nemico.
Mezzo preferito: a due ruote
Punto debole: [sconosciuto]

Gobbo
Affiliazione: Celtic Cross
Vero nome: Cipo Boy
Poteri: il suo colpo mortale consiste nel voltarsi e alzare i medi della mano. Non funziona sempre, ma di sicuro effetto con i mutanti inglesi. Può truccare una partita di calcio con una semplice telefonata (attacco Moggi).
Caratteristiche: esponente diplomatico dei Celtic Cross, non esita però a sferrare l’attacco mortale quando la diplomazia non ha più chance. Indossa felpa con cappuccio.
Mezzo preferito: [sconosciuto]
Punto debole: il suo potere è poco efficace con i mutanti non inglesi. Si può neutralizzare indossando una speciale tuta protettiva a strisce bianche e nere. E’ in sperimentazione una contromisura per l’attacco Moggi: l’intercettazione.

Gigi
Affiliazione: nessuna
Vero nome: Imperatore di Piacionia
Poteri: distrugge il sistema nervoso centrale a suon di chiacchiere. L’efficacia diviene smisurata intorno alle ore dell’alba. Può sferrare l’attacco anche per via telefonica.
Caratteristiche: E’ un battitore libero, un mercenario. Si allea di volta in volta con chi gli permette di venire incontro alla sua incontrollabile fame di Donne Al Disagio. Una volta iniziato l’attacco è davvero difficile sottrarvisi.
Mezzo preferito: basta che sia Fiat
Punto debole: come Vomitino ha bisogno di lunghi periodi di riposo. L’attacco per via telefonica è facilmente eludibile simulando l’esaurimento della batteria del telefono.

Principessa Aquilense
Affiliazione: Isla de Las Uerca
Vero nome: [sconosciuto]
Poteri: può indurre stati di trance ipnotica semplicemente scodinzolando un po’.
Caratteristiche: vive sull’Isla de Las Uerca. Ha una notevole influenza su Vomitino che incanta come le sirene con Ulisse.
Mezzo preferito: tigra del 1990
Punto debole: un tecnigrafo la intrappolerà obbligandola a disegnare tutta la domenica. Negli altri giorni può essere neutralizzata momentaneamente mostrandole una foto di Valentino Rossi.

Cugina
Affiliazione: Isla de Las Uerca
Vero nome: Wanna Jo
Poteri: controlla mentalmente le apparecchiature telefoniche degli X-Piacions, che può bombardare di squilli ultrasonici ripetuti. Se si risponde può distruggere il sistema neurovegetativo come Gigi, di cui è una fervente ammiratrice.
Caratteristiche: vive sull’Isla de Las Uerca, per fortuna a distanza di sicurezza. Questo non le impedisce però di effettuare bombardamenti sporadici sui telefoni degli X-Piacions che talvolta hanno la sventura di rispondere. Effettua saltuarie incursioni nel territorio degli X-Piacions, l’X-Garzullos.
Mezzo preferito: l’auto di chiunque.
Punto debole: gli X-Piacions hanno recentemente messo a punto una contromisura contro il micidiale attacco, la vibrazione e il silenziamento del telefono. Purtroppo tale contromisura è stata già aggirata dall’abile Cugina, che adesso emette squilli da numero privato.

29 maggio 2006

The Chronicles of Piacionia - Alfin l'Epilogo

Parte Prima


Per essere un grande cavaliere non serve la spada più letale del mondo, non basta essere stato il miglior cadetto alla scuola militare di Piacionia, non è utile nemmeno saper ballare la bachata meglio del lore.
Quello che rende veramente grande un cavaliere è la capacità di prevedere le mosse dell’avversario, un cavallo bianco per fare felici le bimbe del Regno ed un bel po’ ti coraggio, q.b. per fare cose stupide – che poi tutti chiameranno ardite – e degne di essere riportate nei secoli a venire sulla Settimana Enigmistica nel suo numero di maggior tiratura: quello del 15 agosto.

Il coraggio, anzi per meglio dire l’incoscienza, certamente non mancava ai nostri.
Quello che aveva profetizzato Nicholaus Squarcius all’entrata dell’Antro delle Ancelle Sulfuree purtroppo sembrava materializzarsi sempre più via via che loro si addentravano nelle viscere della montagna maledetta.


Passarono settimane nei cunicoli sotterranei senza avere altra compagnia che strane creature che di tanto in tanto si intravedevano nella penombra delle fiaccole e subito dopo scomparivano.

“Ma abbi pazienza Nicholaus, ma che animali sarebbero questi qui?” chiese Vizzenti
“E sono… boh, un lo so via, ti devo dire la verità che di questa specie un l’avevo mai visti, nemmeno a Gambassi Terme!” rispose il biscazziere
“Comunque oh, se li chiappo io e li stritolo, accidenti agli dei che ce l’hanno mandati. Te fai tanto che me ne passi uno a meno di quattromila metri, lo vedi che fine gli faccio fare a quello lì: lo piglio, poi lo srotolo, poi lo lego, gli tiro du cortellate e poi lo gonfio di cazzotti che nemmeno la su mamma troia lo riconosce. E’ tre mesi che siamo in giro e ancora unn’ho tirato a nessuno… bada qua che bicipite triste oh” chiosò brioso il Principe Von Nirvelliz.

I giorni si rincorrevano uguali, uno dietro l’altro…


…alfin, il 23esimo giorno del mese di gennaio, il ventre scuro della terra ebbe pietà dei nostri che tornarono così a cazzeggiare all’aria aperta.


Fecero due passi fuori dalla montagna e si ritrovarono ad osservare dall’alto la più grande pianura che avessero mai visto.

Un vento caldo accarezzava i loro volti ed una luce intensissima bruciava la loro pelle.

“Grande Thor…”
“Non ho mai visto niente di simile”

Sotto di loro la pianura si estendeva per kilometri e kilometri ed era delimitata a sud dalla montagna dove si trovava l’uscita della grotta, ad ovest da un altopiano gigantesco con una modesta foresta al suo centro, ad est da un piccolo fiumiciattolo oltre le cui sponde continuava la pianura… mentre al nord una nebbia fittissima copriva la visuale del panorama.

“Ganzo l’orologio con la bussola, vedi che ogni tanto serve? A livorno ad esempio che fa la marea?” chiese divertito Simonsky a Bob
“Sale sale… e non fa male!!” stronzeggiò sorridente il nordico.

“Cavalieri, benvenuti all’Armageddon!!!” urlò in trance Nicholaus con le braccia sollevate al cielo

“Come il film?” sorrise Vizzenti
“Prot prot prot” fu la sortita, affatto insonorizzata, di Scureggia.

“Qua comincia la battaglia: schierate le vostre armate e preparatevi al royal rumbe!! Non ci sarà pietà per i nemici, non ci sarà perdono per chi si trarrà indietro… e se qualcuno di noi dovesse incontrare qui il suo esilio mortale, che il paradiso di Jenna Jameson lo accolga a gloria-hole!!!” ruggì orgoglioso il Re Adeliante da Trade.

“Io devo andare in bagno”, McStork
“Io devo andare a fare due fotocopie”, Sborransky
“Io ho le mie cose e uso la giustificazione”,

Nicholaus, disponi le armate!” brontolò il Re

I nostri in due secondi si trovarono schierati ai lati della pianura.
McStork sull’altopiano a ovest, Sborransky ad est ed il Principe Von Nirvelliz a sud.

Dal nord la nebbia impenetrabile non lasciava presagire proprio niente di buono.
Il sole faceva brillare le armature e le spade luccicavano di una luce abbagliante.
Nessuno proferiva parola, solo il nitrire dei cavalli spezzava quel sanguinoso silenzioso d’attesa.

Ed ecco, improvvisamente, la nebbia squarciarsi tra due boati che mai orecchio umano aveva prima d’ora sentito.
La terra sussultò impaurita.
Simonsky deglutì.
Scureggia, per non essere da meno, risuonò un timido rombo intestinale a cui, stranamente, nessuno fece caso.

Ed ora, dalla nebbia comparire una persona: una donna vestita in maniera assai strana.


Continua...

28 maggio 2006

L'angolino della scienza di Palazzo Bobby: la scureggia

Da sempre al centro di numerosi dibattiti e sconvolgimenti politici, la scureggia riveste uno dei grandi misteri del mondo scientifico.

Da molti considerata tabu’, da altri semplicemente sgradevole e schifosa, la povera scureggia o scorreggia verra’ in questa sede analizzata in alcuni dei suoi reconditi lati positivi.
Lasciamo da parte il funzionamento chimico che da il la’ a questo miracolo del corpo umano e analizziamo invece la psiche stessa della scureggia attraverso le domande raccolte durante il nostro sondaggio.

“sono timido ed introverso e non riesco a relazionarmi con il prossimo” r.b. garzullo

Caro lettore, poniamo il fatto che ti trovi ad una festa dove non conosci nessuno.
La tua timidezza di impone di restare in disparte, ma ecco che dal tuo corpo puo’ arrivare l’aiuto insperato per conoscere qualche fica o qualche bel ragazzo.
Mettiti steso a terra e allarga le gambe, appena senti che l’amica scureggia sta per uscire, accendi un fiammifero o usa l’accendino e vedrai quanti amici nuovi ti farai! Proverai forse un po' di bruciore ma di sicuro sarai il piacione della serata.
Questo e’ un esempio di come la scureggia aiuta nel relazionarsi.

“adoro il castagnaccio, ma dopo averlo mangiato faccio delle puzze incredibili” r.b. garzullo

Caro r.b., non devi rinunciare a cio’ che ti piace, e poi fare delle puzze incredibili puo’ sempre esserti utile come arma di difesa.

“sono simpatico ed estroverso, vorrei esserlo ancora di piu!” l.l. parma-milano-firenze

Egregio lettore, non hai mai provato ad emettere una scureggia in un ascensore affollato?

“adoro ballare, ma nelle discoteche c’e’ veramente troppissima gente!” anonimo

Anche in questo caso la scureggia’ potra’ aiutarti, mangia dell’ottimo castagnaccio, dopodiche’ buttati in pista ed ammollane una, vedrai quanto spazio per ballare ci sara’ in poco tempo!

Queste erano solo alcune delle domande posteci alle quali abbiamo risposto per dare un spiegazione scientifica alla scureggia, spero che cio’ vi abbia aperto gli occhi e che vi abbia realmente mostrato quanti aiuti derivano da essa.

Il nostro programma continuera’ imperterrito ad aiutarvi a capire, perche’ questa e’ la nostra missione.

25 maggio 2006

Imminente su Palazzo Bobby


Presto la verita' vi sara' svelata e tutto cio' che credevate impossibile vi apparira' incredibilmente facile.

Il Codice Piacione sta arrivando su Palazzo Bobby.

Le grandi guide di Palazzo Bobby: "Cagare Altrove"

Chiunque sia dotato di un apparato gastro-intestinale nella norma si sarà certo trovato nell’impellenza di dover svolgere determinate funzioni fisiologiche in un luogo “altrove” rispetto a casa propria: l’ufficio, un autogrill, la sede di un cliente, un campeggio, un campo (senza eggio).
Farla va fatta, quindi, come fare?
Ecco un breve HowTo da portarsi sempre dietro, che tra l’altro, se stampato con l’accortezza di usare una carta sufficientemente porosa, ha il grosso pregio di tornare utile a fine bisogno.

A casa
Luogo d’elezione per la cagata reale, quella che dà le maggiori soddisfazioni. Conosciamo in ogni dettaglio le condizioni igieniche del cesso, ancora di più se vi si provvede personalmente; il nostro deretano negli anni si è parzialmente adattato alla forma della tavoletta come il divano di Homer al di lui culo producendo una sensazione di comodità che a volte pare irrinunciabile. Se poi si vive soli (o vi ci si trova momentaneamente) è possibile persino lasciare la porta spalancata e godersi così l’audio della nuova puntata di “Chi vuol essere milionario” oppure la trasmissione preferita alla radio, financo un bel CD.
Nessuno avrà pisciato fuori dal vaso e, nel caso, trattasi del cagatore medesimo o di altro familiare e quindi consanguineo.
Viva la cagata a casa!

In ufficio
Ad alcuni succede subito dopo la terzina pranzo-caffè-sigaretta, ad altri dopo il caffè della colazione, altri ancora si trovano nel momento del bisogno quando meno se lo aspettano, spessissimo durante o dopo una riunione particolarmente pallosa (assunto che tutte le riunioni sono pallose). Passando in ufficio gran parte della giornata, prima o poi bisognerà fare i conti con la necessità di defecare in loco.
La tattica per raggiungere livelli di comfort analoghi a quelli di casa, escludendo le comodità audio di cui sopra, verte innanzitutto sulla scelta del trono sul quale sedersi. Obbligatorio il bagno delle donne, meglio se poco frequentato (magari in una zona dell’azienda in cui le donne non vanno, come ad esempio la sala macchine): tali graziosi esseri hanno il vantaggio/svantaggio di dover orinare seduti. E’ uno svantaggio per loro, poiché difficilmente potranno inumidire le radici di un albero o le fondamenta di un muro o i rivetti che sostengono il guard-rail. Ma è un vantaggio per noialtri pene-dotati perché dovendo pisciare sedute si può pur star certi che la facciano dentro senza errori. A questo si aggiunge un’altra caratteristica delle tenutarie di passera: provando in molte una inspiegabile vergogna nel far udire i propri rumori sgocciolatori, tendono a far pipì a singhiozzo. Cosa questa da non sottovalutare, in quanto un getto di tipo stop’n’go riduce al minimo l’eventualità di schizzi di rinterzo. Infine, dettaglio affatto trascurabile, quand’anche le utenti delle ritirate in rosa fossero adepte della mai abbastanza deprecata setta delle amanti della pelliccia pubica, oltraggio a ogni amante del lungo cunnilingus, eventuali peli caduchi andranno a cadere dentro, portati via dall’acqua a ogni tiro dello sciacquone. Niente gatto accovacciato tipico dei cessi maschili, quindi.
Per quanto detto, la scelta della toilette femminile porta con sé l’evidente vantaggio di una maggiore igiene ed estetica della tazza.
In secondo luogo bisogna valutare la presenza dei copritazza di carta, plus purtroppo non sempre a disposizione ma oltremodo utile per non consentire alle nostre pudende il benché minimo contatto con la tavoletta: pisceranno pure dentro, ma sempre meglio tenere separato il proprio derma da quello della collega obesa e affetta da ipersodurazione.
Da notare che il suddetto copritazza ha un verso: un lato è più liscio, e va verso l’alto, e uno più ruvido, e va verso il basso.
In mancanza di tale prezioso accessorio si può sempre rimediare con un’accurata opera di rivestimento per mezzo della carta igienica per la quale negli anni ho sviluppato una formidabile tecnica che non fa rimpiangere la versione preconfezionata.
Servono in totale 12 pezzetti, da suddividere in 4 da uno e 4 da due blocchi. Come posizionarli viene facile: si principia con i blocchi da uno, che vanno messi ai quattro angoli della tavoletta. Quelli da due invece devono essere messi longitudinalmente in modo da congiungerli, uno a nord, uno a sud, uno a est e uno a ovest.
Copritazza industriale o artigianale che sia, è vivamente consigliato un trucco affatto ovvio da mettere in pratica prima di posizionare il pigiama anti-contatto: rivestire il fondo del water di carta igienica, eccedendo un po’. Abbondare in quantità e grovigli garantirà i due (dico, due) risultati cercati: evitare che al primo blocco di feci emesso (lo stronzo) l’acqua presente sul fondo faccia l’effetto “sasso in uno stagno”, ovvero schizzi qualche goccia nell’esatta direzione dalla quale è provenuto (il culo insomma); ci consentirà inoltre, al termine della procedura cacatoria, di poter tirare lo sciacquone senza dover usare uno degli strumenti più vomitevoli che la tecnologia abbia inventato, lo scovolino.
Finita l’opera sarà possibile sedersi e indugiare nelle solite riflessioni sui massimi sistemi (senti che puzzo, sarà la bistecca di ieri a pranzo o il troppo rum di ieri sera?) fintanto che il retto avrà terminato il suo deiettivo compito.
Un ulteriore vantaggio dei bagni femminili è la probabile presenza di un bidet, che può essere usato quando si volesse mantenere il proprio sederino sempre lindo e profumato.


Autogrill e Campeggio
La situazione igienica dei cessi presenti nelle aree di servizio e nei campeggi varia molto. Si va da splendide quanto rare sedute a più frequenti veri troiai dove non ci si gioverebbe nemmeno la peggior bomba batteriologica vivente.
Come rimediare quindi?
In questo caso ci viene in aiuto la cosiddetta “tecnica Pino”, dal nome del personaggio (nonché amico di vecchia data) che raccontando come si usava cagare nelle caserme da lui frequentate in epoca di leva militare obbligatoria mi ha fornito le basi per sviluppare un metodo efficace sebbene scomodo.
Innanzitutto ci si scordi la tavoletta, è meglio sollevare tutto e lasciare la viva ceramica (come no, ceramica) che tra l’altro spesse volte è l’unica presente mancando del tutto il coperchio.
Bisogna come sempre riempire il fondo del water di carta igienica: metterne a più non posso ché non è mai abbastanza.
Dopodiché è necessario dotarsi di forza di volontà e procedere come segue. Se possibile, sfilarsi del tutto pantaloni e mutande (attenzione a dove poggiarli!), in caso non sia possibile o consigliabile (per la mancanza di appendini), tirare tutto giù facendo attenzione a che non tocchi il pavimento né la ceramica. A questo punto bisogna montare con i piedi sul bordo della tazza, rivolti verso la porta. Proprio come si farebbe in una turca.
La posizione è scomoda e non sostenibile per lunghi periodi, pertanto si dovranno rimandare a migliori contesti le riflessioni sui massimi sistemi, cosa non difficile tra l’altro, visto che solitamente il puzzo da sottoporre ad analisi senz’altro si mischierà con i fetori preesistenti.
Altro requisito essenziale è l’impellenza dello stimolo: visto che le gambe inizieranno a soffrire la fatica molto presto, il proiettile deve essere già in canna pronto ad essere sparato e, una volta sparato, pulirsi e scappare velocemente da quell’insalubre luogo.
Scordiamoci il bidet: quand’anche presente, l’alta frequentazione dei cessi di autogrill ne fa un ricettacolo dei più incattiviti batteri. Comprarsi semmai una confezione di salviette profumate: è pur sempre un’autogrill, no?
Ancora peggio nei campeggi, sebbene in tal caso sia possibile usufruire della doccia.

Il campo
Il più naturale degli istinti a contatto con il più naturale degli ambienti. Non è poetico?
Cagare in un campo (o dietro un cespuglio, o su una spiaggia) è semplicissimo: basta ricordarsi un pacchetto di fazzoletti (o la stampa di questa guida), scegliere un posto sufficientemente appartato, posizionarsi accovacciati e zac! La cagata è servita.
Faranno da colonna sonora ai nostri probabili rumori il canto degli uccellini, le risa dei bambini nel prato vicino, i due fessi che giocano a racchettoni sulla riva del mare, gli aerei supersonici che passano allo zenit.
Che cosa si può volere di meglio per conciliare la concentrazione?
Purtroppo la posizione è quella che è e pertanto le riflessioni, tra l’ascolto di un uccellino e una ponzata, non avranno sufficiente tempo per esser sviluppate, ma non si può avere tutto dalla vita.
Se poi dovessimo perdere il senso del tempo, sarà la natura stessa ad avvertire che è giunta l’ora di levare le tende: succede quando l’estasi del momento sarà disturbata dalle numerose mosche giunte per abbuffarsi del piatto appena servito.
Il ruolo dei fazzolettini è intuibile senza ulteriore bisogno di istruzioni.
Per lavarsi adeguatamente, nel caso di presenza di mare o lago o corso d’acqua che sia, sarà sufficiente un tuffo ristoratore. In mancanza, beh, consoliamoci pensando come sarebbe stato cagare in un autogrill.

Casi particolari: la sede di un cliente
Vale quanto detto per l’ufficio, salvo per la conoscenza evidentemente inferiore della topografia dello stabile. Trovare un cesso femminile non sarà cosa ardua, semmai lo sarà trovarne uno poco frequentato.

Casi particolari: a casa di un amico/conoscente
Si può confidare nell’igiene del cesso che sarà in linea con la pulizia del resto della casa. Se supera la sufficienza, via libera. Se l’amico/conoscente non ha idea di cosa sia il Lysoform si può sempre dire di aver dimenticato qualcosa in auto per poter sgattaiolare fuori e farla in un campo, più probabilmente un’aiuola, evitare le rotonde per evidenti motivi di mancanza di privacy.
Resta vivamente consigliata la pratica dell’imbottitura del fondo e della costruzione del pigiamino di carta igienica.

Casi particolari: l’albergo
A meno che non si frequentino bettole (nel qual caso si veda al punto “autogrill e campeggi”) l’albergo è casa nostra per tutta la durata del soggiorno. Si caghi liberi senza timori, e non serve nemmeno il pigiamino. Il fondo imbottito, sì, invece, che terrei come regola generale (anche a casa).

Casi particolari: il treno
No, no, no e no. In treno non va fatta. Non esiste cesso di treno che raggiunga i minimi standard di decenza, e il continuo movimento sussultorio e ondulatorio ne fanno un pessimo ambiente per la “tecnica Pino”. La si tenga, quindi. Si caghi prima di partire, o si prenda l’automobile. Ma mai, per nessun motivo, ci si deve venire a trovare nelle condizioni di dover usufruire della toilette di un treno.

20 maggio 2006

Venerdi 19/5

Boia che cigliacca s'e' avuto ieri sera!!!
Roba da rincitrullire e meno male s'aveva i giubbotti di jeans altrimenti si moriva di freddo.
S'e' camminato certamente tantissimo ed abbiamo anche scoperto che Joe Tempesta e' un X-man, capace non solo di sodomizzare il Dr. Love ma anche di aprire le porte con la sola imposizione delle mani.
Ma torniamo alla terza parola di questo post, cigliacca, vi direte che cazzo vuol dire?? ebbene cari miei lettori sappiate che cigliacca fa parte della scala Bitossi/Chiarelli rigurdo alla stato euforico scaturito da umbriachezza molesta ed altro ideata appunto svariati anni fa dai due piacionissimi scienziati.

SCALA EUFORICA BITOSSI/CHIARELLI

  • BALLA
  • BALLACCA
  • CILACCA
  • CIGLIACCA
  • VIGLIACCA
  • VIALLA

BALLA: stato appena euforico dell'organismo, dovuto piu' che altro all'elevato tasso di stronzate che vengono sparate nell'arco della giornata/serata o a un bicchiere di sostanza alcolica.
BALACCA: stato effettivamente euforico dell'organismo, ci si diverte assai, ma tale divertimento e' fomentato dall'uso non ancora smodato di sostanza alcoliche o altro.
CILACCA: stato molto euforico dell'organismo, il consumo alcolico e di altro si fa consistente anche se il soggetto riesce ancora a capire se vive inItalia o in Nepal.
CIGLIACCA: stato semi comatoso dovuto all'irresistibile effetto euforico che negroni e vodka red bull o qualche sigaretta un po' piu' pesa assunti alla hypergrandissima hanno sull'organismo del cigliaccoso, esempi clamorosi di cigliacca sono senza dubbio: Milkino al Don Plutos e il Morgano portato via in ambulanza.
VIGLIACCA: stato comatoso tendente al vegetale, morte semi-apparente, non si ricordano casi da elencare.
VIALLA: stato transitorio tra la vigliacca e la balla, la rinascita, la fine dell'incubo.


Alla grandissima!

18 maggio 2006

In vacanza a Bergamo

Perché le donne c’hanno le gambe?
Perché sennò lascerebbero la scia come le lumache.
La battuta è ganzissima, ma è solo propedeutica all’aneddoto che vado tosto a contare ai nostri fedeli lettori.
Allora s’era all’aeroporto di Madrid a dicembre, no? Cioè s’era nel tunnel, no? Il tunnel cioè che porta cioè nell’aereo, no?
Avete presente il tunnel che porta nell’aereo? No? Cristo madonna gesù san Giuseppe san cristoforo e sant’eustachio (quello delle trombe). Ma come fate a non sapere del tunnel che porta nell’aereo?
Negli aeroporti seri, no Peretola quindi, non si esce, non ci porta il pulmino. Negli aeroporti seri te fai il checkin, poi passi il metal detector e sei in prigione, nel senso che da lì o monti sull’aereo o l’è un bordello uscire e rientrare che poi ti guardano tutti storto tipo che cazzo c’avrà da fare questo che entra e esce? Vabbè.
Tu stai lì e aspetti, al gate. Poi a un certo punto chiamano l’imbarco: tu entri dalla porticina dove le figone ti controllano il biglietto, ti salutano, ti danno un bacino, e se ti va di culo si fanno anche toccare le puppe, ma questo no con i voli low cost, ci vuole almeno la business. Noi s’aveva la low cost sicché niente puppe.
A codesto punto, invece di uscire sulla pista dove c’è la corriera che ti porta all’aeromobile tu entri in un tunnel che percorri in discesa fino a entrare direttamente nell’aereo che è parcheggiato proprio lì, con le monetine nel parchimetro e tutto.
Bene, s’era in codesto tunnel proprio davanti all’entrata dell’aereo, s’era formata una piccola coda perché la gente cerca il posto, mette i bagagli nelle cappelliere e noi, che tanto i posti sono numerati e quando sei nel tunnel l’aereo mica parte senza di te, s’era ovviamente tra gli ultimi, ché stare seduti al gate è meno faticoso che fare la fila dalle figone del bacino e delle puppe.
Mentra s’era lì parlavo col Bobby, le solite scemenze che si dicono. Io gli racconto di quella barzelletta divertentissima delle donne e delle loro gambe e della scia che lascerebbero se le gambe non le avessero, e si ride come scemi.
C’era gente intorno ma tanto siamo in Spagna, noi si parla fiorentino stretto, che vuoi che capiscano.
Infatti.
Quella dietro mi bussa su una spalla e mi fa:
“Posso dirti una cosa?”
E io penso, vai, ho imbroccato, si fa l’esperienza della trombata ad alta quota, mitico.
E lei: “Vaffanculo te e le tue battute”.
Il Bobby piegato in due dalle risate, e io balbettavo giustificazioni innocenti, tipo, maddai, si sa che la passera piange, che geme sempre, robe così insomma.
Ma lei nulla, ormai s’era risentita e ha voluto reiterare il gentile invito a fanculo. Valle a capire queste passeggere di voli low cost (magari era belle incazzata per la storia delle puppe che non gliele hanno fatte toccare).
Ma poi oh, che uno va a pensare che su un volo Madrid-Bergamo ci sia gente che parla italiano?
Io pensavo che fossero tutti spagnoli che venivano in vacanza a Bergamo.

12 maggio 2006

Come utilizzare google in maniera intelligente

Già ieri abbiamo visto quale sia il potenziale di google trends.

Usando questo magnifico strumento, cerchiamo adesso di rispondere ad alcuni quesiti che non ci fanno dormire la notte:

  1. Firenze iper-straccia Ascoli Piceno su internet. A sua volta però Londra ci fa un culo che la metà basterebbe.
  2. L'eterna diatriba Rasata vs Pelosa ha finalmente una risposta. Premesso che i risultati in italiano non sono statisticamente significativi, abbiamo dovuto effettuare la ricerca con i termini anglosassoni: shaved & hairy. Purtroppo vince, con un rapporto di 3:1 la passera pelosa. Avrei voluto effettuare la stessa ricerca anche in francese (si dice che le nostre vicine siano assolute estimatrici dell'educazione pilifera del pube), ma non conoscendo una sola parola di quella lingua non mi sono voluto avventurare oltre. Se qualcuno ha voglia di fare luce sulla questione poi ci faccia sapere cosa ha scoperto.
  3. Bobby batte Gigi 5 a 1... la rivincita delle Armate del nord sull'Imperatore di Piacionia!!
  4. In Italia si usa tantissimo la parola bagno, mentre in Olanda gnene danno secche di WC, però ne parlano moltissimo di meno. Che il fumello faccia diventare stitici??
  5. Sempre parlando di differenze tra nazioni: in Italia, e non avevamo dubbi, stravince di 1000000 a 1 il pompino sulla pecorina. In Svizzera invece è il contrario... ma icché gli fanno alle mucche della Milka, lassù sulle immacolate (ma a quanto pare scarse di donne) montagne elvetiche??
  6. Norvegia o Svezia?? Personalmente direi Norvegia, il mondo invece dice Svezia, anche se di poco. In Pakistan invece devono essere stati tutti in vacanza a Magalluf perché la nazione è compatta nell'Alt for Norge!!!
  7. Batman batte Pikachu alla stragrandissima. Il Vietnam è l'unico posto dove l'attacco-fulmine è più temuto della bat-pistola.
  8. Marco Masini sta letteralmente facendo impazzire la Romania (!) con una popolarità alla Batman... ed in costante crescita. Gigi d'Alessio a quanto pare è in calo ovunque ma ha nella triade Nola-Napoli-Bari la sua roccaforte contro gli attacchi del toscano. Io Lore te l'ho sempre detto che in Romania te ci saresti stato bene!!!
  9. A dispetto dei litri di wodka che ci sgargarozziamo all'Otel tutte le volte che ci facciamo vedere, è il gin a vincere la sfida. Sarà che da quando presi la sbronza a gin lemon al lago viola (la volta che vomitai sulle scarpe del Pino) non lo posso quasi più assaggiare, resta indubbio che due o tre ottimi wodka redbull facciano il loro porchissimo effetto notturno (e mattutino, quando ti alzi con un bruciore di stomaco che saresti capace di cuocere un pollo arrosto a forza di rutti)
  10. Mi dispiace (si fa per dire) per il Papa, ma Jenna Jameson - almeno su questa terra - strapazza Dio 3 a 1. Comunque la cosa era abbastanza prevedibile: d'altra parte mi pare che nel classico "Si lavora e si fatica..." non ci siano affatto riferimenti al nuovo testamento o al libro di ezechiele apostolo ai camerunensi. Amen! (E con questa mi sono beccato l'ennesima scomunica...)

11 maggio 2006

Che differenza c'è tra le donne e le lumache?

Era da un pò di tempo che pensavo di scrivere sto post.
Apparte il fatto che mi pare che di gnocca qua se ne sia parlato stranamente poco (conoscendo i soggetti, mah...), è giunto il momento di fare un pò il punto della situazione.



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Quello che vedete, cari lettori, è il punto di cui sopra (grande battutona, stamattina sono in vena di cazzate!!).

Parliamo ora seriamente e tralasciamo per un minuto gli scherzi, guardando le statistiche del blog sapete quali sono le parole che la gente cerca su google e lui indirizza qua?

  1. pompini
  2. brigitta bulgari
  3. gang bang

Niente da dire: il board scientifico di Palazzo Bobby in quest'anno e mezzo ha fatto un ottimissimo lavoro!!

Poi stamattina mi è venuta la curiosità di sapere IN GENERALE chi è che ad esempio cerca di più su internet la parola "fica".

A vedere questi dati sono orgogliosissimo di essere nato nella città gigliata!!

Qua ci si alza, si va a lavoro, si lavora (sic), si guarda la tele e si va a letto pensando sempre alla stessa cosa... insomma: qua si sfruguglia dalla mattina alla sera tra le cosce delle donne!!

In quale altra città, se non Firenze, poteva trovarsi Palazzo Bobby??

Buona giornata amici/amiche, detto questo andrò a prendere il caffè (pensando al funzionamento della cornetta del telefono) :-)

LightyBoy

PS. la risposta alla domanda del titolo è conosciuta dal Joe Tempesta. Di solito comunque la reazione a questa, a mio avviso assai saggia, domanda è sempre la stessa: inizia per V e finisce per affanculo... hehehe

5 maggio 2006

D'Alema non sarà mai il mio Presidente

Non so come finirà la partita al quirinale: una cosa la so!
Se ad essere eletto fosse Massimo d'Alema sia chiaro che sto figlio di puttana non sarà mai il mio presidente! Se avrò occasione lo insulterò pubblicamente! Organizzeremo manifestazioni di piazza e non e tutte le volte che si muoverà troverà qualcuno a contestarlo. Che sia chiaro che Baffino sarà il presidente solo degli altri!

La rosa che nel pugno si è trovata solo mosche

Dal Goa (o in qualunque altro modo si scriva) ad un risultato elettorale imbarazzante; da boselli che balla sul cubo alla bonino che lo prende in culo da capezzone; da pannella che sbotta dal loggiato (buttato fuori da un figlio di puttana che si chiama scalfaro) allo stesso pannella che se non gli danno senatori non appoggerà il governo.
Ma tutta sta rosa nel pugno a che cazzo è servita?
A cosa è servita la candidatura ritirata di Coccoluto Claudio detto dj claudio coccoluto?
Aspetto risposte da chi di dovere, soprattutto da quel labboronico individuo che mi voleva portare al Goa a veder ballare Boselli!

3 maggio 2006

Ci sono canzoni...

...che ti restano in testa il tempo di lavarti i denti.
Altre che ti ronzano anche per un giorno intero, come se l'ipod del tuo cervello non si dovesse scaricare mai... ecco, è da stamani che canticchio giulia (o come si chiama, non me lo ricordo), colonna sonora del grande Caruso Pascoski, ed il bello è che non è proprio dato di sapere dove l'ho sentita sti giorni....