13 giugno 2005

Sentirsi buoni

L'astensionismo cosiddetto attivo, quello di chi non è andato a votare perché "ha scelto la vita", è della stessa famiglia di quello prodotto dal disinteresse per l'argomento.
Il menefreghista però è sincero: ci dice che non è interessato alla fecondazioen assistita, probabilmente perché troppo giovane, troppo vecchio, già con figli o comunque senza problemi di sterilità. E come chiunque senta nominare malattie gravi ma lontane (perché magari vengono in vecchiaia) pensa "a me non capiterà mai". Quindi perché rinunciare a un weekend di mare per andare a votare per quell'antipatico di Pannella?
L'astensionista attivo parte dagli stessi presupposti: se ogni anno nascono circa 4000 bambini (prima della legge) tramite la procreazione medicalmente assistita è facile capire come difficilmente si possa anche solo conoscere qualcuno che ne abbia avuto bisogno. Sulla possibilità di trovare cure a malattie che al momento non ha, e che non essendo contagiose fanno meno paura di altre magari persino meno diffuse, si comporta allo stesso modo; "tanto a me non capita". E probabilmente non gli capiterà.
Quindi dov'è la differenza?
Se il menefreghista non ha alcun pudore a fottersene, legittimamente dico io, perché l'argomento non lo riguarda, l'astensionista attivo coglie l'occasione per soddisfare uno dei suoi istinti più ignoranti: sentirsi buono. Senza far alcuna fatica che non sia il pronunciare frasi tipo "l'embrione è vita e non può essere ucciso". Quanti tra quelli che nei giorni scorsi invocavano la castrazione chimica per i 5 romeni stupratori ieri sono andati a votare? Quanti si sono recati ai seggi tra quelli che un paio di mesi fa volevano la taglia per l'assassino del benzinaio di Lecco? In quanti, tra quelli che di volta in volta chiedono la pena di morte per chi ha ucciso una della tante Desiré, ieri hanno difeso la vita standosene a casa?
La Chiesa e il rapporto del nostro Stato con essa è un falso problema: i referendum sono falliti non per colpa di Ruini o di Benedetto XVI. I referendum sono falliti perché non erano altro che l'ennesima occasione per sfogare il nostro ipocrita bisogno di sentirci buoni.
Senza fatica, ovviamente.

16 commenti:

Ilnirvana ha detto...

io cmq non volevo la castrazione chimica per i rumeni
molto peggio, voglio che la morte appaia loro la miglior soluzione

spider ha detto...

Tirabaralla: mi spieghi, con parole tue, che cosa significa in politica "bisogna saper perdere"?
No, non me lo spiegherai come tutte le volte che ti chiedo qualche spiegazione in più sugli aforismi che spari.
Allora lasciami dire che "bisogna saper perdere" non significa nulla, non in questo caso: tantopiù che dico le stesse cose ancora da prima di "aver perso".
E poi ti faccio notare una cosa: io non ho affatto perso, perché io posso permettermi di andare in Spagna a fare PMA o in svizzera ad abortire o ad Amsterdam a farmi in santa pace le canne. Chi ha perso stavolta sono gli Italiani, perché in cambio di un riflesso condizionato che serve a sentirsi buoni senza impegnare niente di più che qualche parola, si tengono una legislazione classista.
Io, ripeto, faccio parte di quella classe che se ne può tranquillamente fottere delle vostre leggi idiote. Solo che credo (notare il presente) che questo possa diventare un paese migliore di quello che è.

Se poi alla fine di questo commento ti viene voglia di spiegare cosa significa "bisogna saper perdere" lo leggerò molto volentieri.

Ilnirvana ha detto...

di sicuro hanno vinto i cattolici
anzi, hanno stra vinto
e su questo non ci piove, il 25 % di affluenza è una sconfitta enorme, un modo per dire "della vostra legge non ce ne fotte un cazzo"
menefreghismo? ci sta
che il paese sia peggiore dopo questo referendum non lo credo, il paese è lo stesso di prima, forse ha perso un treno per migliorare
ma non credo che chi non è andato a votare lo abbia fatto SOLO perchè voleva sentirsi + buono
molti erano convinti che questa legge fosse valida, altri se ne sbattono il cazzo, altri ancora hanno seguito le indicazioni della Chiesa (atteggiamento +o- condivisibile, ma del tutto legittimo)
l'importante cmq è che non si torni indietro per questioni decisamente + significative ( vedi l'aborto)
a proposito degli albanotti, oggi a varese hanno dato una scarica di legnate a ste merdacce, che godimiento

spider ha detto...

Non ho detto che il paese sia peggiore dopo questo referendum anche se da un certo punto di vista è così: adesso *sappiamo* che tre quarti della popolazione adulta non ha un minimo di senso civico. In questo sì, è peggiore.

Ilnirvana ha detto...

no, non sono d'accordo
non è che il 75% del paese non ha senso civico, semplicemente la pensa diversamente da me e da te, sul tema referendario
altri commenti, così drastici, non li vedo appropriati
il tema era difficile ed è stato spiegato male
l'hanno voluta mettere sul politico e non sul piano etico

Ilnirvana ha detto...

un altro problema (noto a chi segue la politica) è che in italia siamo lontanissimi dall'avere un moderno partito laico di destra

spider ha detto...

Guarda un po', nirvana, io invece penso proprio che il 75% del paese non abbia senso civico alcuno, e questa volta l'abbia dimostrato.
E' un giudizio drastico dici? Suvvia, sei il maestro del tranchant, me lo concederai anche a me ogni tanto, no?
Se anche in Italia mancasse un partito laico di destra, non vedo come possa entrarci qualcosa col fatto che questo Paese sia abitato da ipocriti che pensano solo ai cazzi propri. Salvo poi lamentarsi al momento opportuno. Potrei riempirti il blog di esempi.

Ilnirvana ha detto...

ti concedo tutto quello che ti pare, ma resto di un'opinione + mite (almeno stavolta)
sul partito di destra laico riflettevo pensando a fini, e, + in generale, riflettendo sul fatto che se non piaci alla chiesa, in italia, le elezioni non le vinci

spider ha detto...

Mi puoi per favore indicare chi e quando avrebbe pestato i piedi?
Grazie.

spider ha detto...

Infatti ti ho chiesto "chi".
Comunque, e quindi? Il SI ha perso e allora? Uno non può sostenere di essere in un paese per tre quarti incivile? (non lo dico solo io)
E poi, impara a uscire dai luoghi comuni: a uno che perde si concede di incazzarsi e di piangere. Star lì a dirgli "devi saper perdere" significa solo una cosa: non saper VINCERE.
Qualcosa di tuo, ogni tanto, no?

Ovviamente sostengo che qui non abbia vinto proprio nessuno e che a perdere, semmai, si sia tutti.

Ilnirvana ha detto...

ribadisco
sostenere che un paese è incivile solo perchè il 75% delle persone la pensa in maniera diversa da te è quantomeno azzardato (anche se questo lo dice quell'incapace di d'alema o quel perdente di fassino)
non erano buoni contro cattivi, erano due posizioni, entrambe LEGITTIME
ha vinto chi voleva mantenere questa legge
e in democrazia chi vinve, comanda
per 5 anni ci siam ciucciati i tromboni della sinistra ricordarci che gli immigrati erano una risorsa, per me era un'assurdità, e lo resta, ma se loro erano al governo era GIUSTO che portassero avanti le proprie idee
poi hanno perso ed è cambiata la rotta
piuttosto non sarebbe + giusto tornare alla proporzionale?? ne son sempre stato convinto, non ci si può dividere, all'interno di uno schieramento, su temi di tal portata
e poi pretendere di governare BENE una nazione

spider ha detto...

Segnatelo perché è l'ultima volta che lo ripeto.
Due posizioni legittime sono SI o NO.
Incivile è chi non è andato a votare.
E' azzardato sostenerlo? Me ne sbatto allegramente i coglioni.

Ilnirvana ha detto...

lo puoi ripetere anche 1000 volte
per resta una posizione sbagliata
non andare a votare è legittimo
e chi non è andato ha espresso una posizione che ha stravinto

spider ha detto...

Tirabaralla, mi fai un solo esempio di qualcuno che ha "pestato i piedi" e negato l'evidenza?
Mi dici chi lo ha fatto e quando?
Grazie.

spider ha detto...

A essere sincero quelli che ho visto io dicevano che abbiamo perso e alla grande, ma che visto che prima dei referendum tutti, compreso "Scienza e Vita" dicevano che la legge andava comunque rivista, allora era il momento di rivederla. Lo diceva anche la Bindi, che ha votato NO.
Quelli che pensano di aver vinto, boh, non li ho visto: forse li schifo talmente tanto che non vi presto attenzione.
Chi ha ammesso di aver perso, e perso alla grande, sono: Capezzone, Bonino, Pannella (lo sosteneva ancora prima del referendum che avremmo perso), Fassino, Turci, Boniver.

spider ha detto...

Ancora non mi hai fatto un nome.
Sarà la solita panzana sparata a caso senza alcuna base?
(a scanso di equivoci, lo penso dall'inizio)