25 settembre 2008

23 settembre 2008

La festa dell'amico Darkness-Mystery


Le SouK - Via del Ponte Rosso 7R (FI)
338.6474317



In occasione della festa l'agenzia di viaggi "Giramondo" metterà a disposizione animatrici del Ventaclub.


In regalo a tutti gli ospiti una T Shirt (!) dell'evento, e al Bobby e compagnia bella bevute gratis por toda la noche e le animatrici gentilmente messe a disposizione dal Ventaclub (l'hanno detto loro eh...)!!

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16 settembre 2008

Io volevo le pentole!

Per la gita parrocchiale di Palazzo Bobby mi risulta che la data del 24/25/26 ottobre sia saltata causa training del festeggiato.
Ora, mi rendo conto di star per fare una proposta un po' opportunistica, ma la faccio lo stesso con il candore che mi contraddistingue. Ad aspettare altre sei settimane si va a finire in mezzo a dicembre e ho l'impressione che anche lì avremmo altri impedimenti, quindi ce ne sarebbero da aggiungere altre sei (che in tutto fanno tre mesi, cioè si va a febbraio).
Quindi, direi, perché non cambiamo data e andiamo adesso, chi può, e poi si rivà anche a febbraio?
Nel caso la proposta sia accettata, ci sono i weekend:

3/4/5 ottobre
10/11/12 ottobre
31/1/2 novembre (ma attenzione che probabilmente costa un po' di più vista la destinazione e che è halloween)
7/8/9 novembre

e così via.

Sennò alla fine non si va più.

En passant, ma si fa una cena oppure quest'anno passo?

13 settembre 2008

Narra la leggenda...

...che il giorno in cui tornerà il soldatino verde anche lei tornerà.

In effetti è un pò criptica sta cosa, però io ci credo.
L'amico scureggia (che ancora non ha aggiornato la sua lista amici su GH3, a quanto pare) bollerebbe il tutto con un laconico "cherchez la femme"...

12 settembre 2008

E si ritorna a rockeggiare!!!

Per i fanatici del GH (che in questo caso non è l'ormone della crescita) è appena stata pubblicata la tracklist ufficiale del prossimo Guitar Hero World Tour:


• 311 - “Beautiful Disaster”
• 30 Seconds To Mars - “The Kill”
• Airbourne - “Too Much Too Young”
• The Allman Brothers Band - “Ramblin’ Man”
• Anouk - “Good God”
• The Answer - “Never Too Late”
• At The Drive-In - “One Armed Scissor”
• Beastie Boys - “No Sleep Till Brooklyn”
• Beatsteaks - “Hail to the Freaks”
• Billy Idol - “Rebel Yell”
• Black Label Society - “Stillborn”
• Black Rebel Motorcycle Club - “Weapon of Choice”
• Blink 182 - “Dammit”
• Blondie - “One Way or Another”
• Bob Seger & The Silver Bullet Band - “Hollywood Nights”
• Bon Jovi - “Livin’ On A Prayer”
• Bullet For My Valentine - “Scream Aim Fire”
• Coldplay - “Shiver”
• Creedence Clearwater Revival - “Up Around The Bend”
• The Cult - “Love Removal Machine”
• Dinosaur Jr. - “Feel The Pain”
• The Doors - “Love Me Two Times”
• Dream Theater - “Pull Me Under”
• The Eagles - “Hotel California”
• The Enemy - “Aggro”
• Filter - “Hey Man, Nice Shot”
• Fleetwood Mac - “Go Your Own Way”
• Foo Fighters - “Everlong”
• The Guess Who - “American Woman”
• Hush Puppies - “You’re Gonna Say Yeah!”
• Interpol - “Obstacle 1”
• Jane’s Addiction - “Mountain Song”
• Jimi Hendrix - “Purple Haze (Live)”
• Jimi Hendrix - “The Wind Cries Mary”
• Jimmy Eat World - “The Middle”
• Joe Satriani - “Satch Boogie”
• Kent - “Vinternoll2”
• Korn - “Freak On A Leash”
• Lacuna Coil - “Our Truth”
• Lenny Kravitz - “Are You Gonna Go My Way”
• Linkin Park - “What I’ve Done”
• The Living End - “Prisoner of Society”
• Los Lobos - “La Bamba”
• Lost Prophets - “Rooftops (A Liberation Broadcast)”
• Lynyrd Skynyrd - “Sweet Home Alabama (Live)”
• Mars Volta - “L’Via L’Viaquez”
• MC5’s Wayne Kramer - “Kick Out The Jams”
• Metallica - “Trapped Under Ice”
• Michael Jackson - “Beat It”
• Modest Mouse - “Float On”
• Motörhead - “Overkill”
• Muse - “Assassin”
• Negramaro - “Nuvole e Lenzuola”
• Nirvana - “About a Girl (Unplugged)”
• No Doubt - “Spiderwebs”
• NOFX - “Soul Doubt”
• Oasis - “Some Might Say”
• Ozzy Osbourne - “Crazy Train”
• Ozzy Osbourne - “Mr. Crowley”
• Paramore - “Misery Business”
• Pat Benatar - “Heartbreaker”
• R.E.M. - “The One I Love”
• Radio Futura - “Escuela De Calor”
• Rise Against - “Re-Education Through Labor”
• Sex Pistols - “Pretty Vacant”
• Silversun Pickups - “Lazy Eye”
• Smashing Pumpkins - “Today”
• Steely Dan - “Do It Again”
• Steve Miller Band - “The Joker”
• Sting - “Demolition Man (Live)”
• The Stone Roses - “Love Spreads”
• Stuck In The Sound - “Toy Boy”
• Sublime - “Santeria”
• Survivor - “Eye of the Tiger”
• System of a Down - “B.Y.O.B.”
• Ted Nugent - “Stranglehold”
• Ted Nugent’s Original Guitar Duel Recording
• Tokio Hotel - “Monsoon”
• Tool - “Parabola”
• Tool - “Schism”
• Tool - “Vicarious”
• Trust - “Antisocial”
• Van Halen - “Hot For Teacher”
• Willie Nelson - “On The Road Again”
• Wings - “Band on the Run”
• Zakk Wylde’s Original Guitar Duel Recording


...sarà contento l'amico Lorenzo Lazzeri che a sto giro gli hanno messo una canzone italiana e i Tokio Hotel.
Comunque mi pare si stia parecchio bene... tra un pò sarebbe da preordinare eh!!!


Alitalia, l'esempio di un tumore tutto italiano

Vi riporto questo articolo di Sergio Rizzo (l'autore, insieme a GianAntonio Stella del libro "La casta") sulla situazione ridicola di Alitalia.
Personalmente mi auguro, nonostante l'appoggio del governo e la relativa figura di merda che Berlusconi e company farebbero, che vi sia il fallimento. Sia per un reale convincimento liberistico, sia perchè mi son rotto i coglioni di personaggi che guadagnano cifre folli e che si permettono di protestare. Unica nota positiva. Ieri a Fiumicino, durante la manifestazione dei piloti e di altri dipendenti, la stra grande maggioranza delle persone li infamava. Niente solidarietà ai lavoratori. Qui non si parla di metalmeccanici che guadagnano 900 euro al mese...





C'era una volta una compagnia aerea che perdeva 25 mila euro l'anno per ognuno dei suoi dipendenti. Che aveva 5 (cinque) aerei cargo sui quali si alternavano 135 (centotrentacinque) piloti. Che arrivò ad avere un consiglio di amministrazione composto di 17 poltrone: tre per i sindacalisti e una assegnata, chissà perché, al Provveditore generale dello Stato, l'uomo incaricato di comprare le matite, le lampadine e le sedie dei ministeri.
Che istituì perfino una commissione di otto persone per decidere i nomi da dare agli aeroplani: e si possono immaginare i dibattiti fra i sostenitori di Caravaggio e quelli di Agnolo Bronzino. Che in vent'anni cambiò dieci capi azienda, nessuno uscito di scena alla scadenza naturale del suo mandato. E che negli ultimi dieci anni ha scavato una voragine di tre miliardi chiudendo un solo bilancio in utile, ma unicamente grazie a una gigantesca penale che i preveggenti olandesi della Klm preferirono pagare pur di liberarsi dal suo abbraccio mortale.
C'era una volta, appunto. Perché una cosa sola, mentre scade l'ultimatum di Augusto Fantozzi, è certa: quella Alitalia lì non c'è più. La corsa disperata di cui parlò Tommaso Padoa-Schioppa quando ancora confidava di poter passare la patata bollente ad Air France, dicendo di sentirsi come «il guidatore di un'ambulanza che sta correndo per portare il malato nell'unica clinica che si è dichiarata diposta ad accettarlo», è comunque finita. E con quell'ultimo viaggio, fallito in modo drammatico, si è chiusa un'epoca. Con un solo rammarico: che la parola fine doveva essere scritta molti anni prima. Se soltanto i politici l'avessero voluto.
Già, i politici. Ricordate Giuseppe Bonomi? Politico forse sui generis, leghista e oggi presidente della Sea, ora ha chiesto all'Alitalia 1,2 miliardi di euro di danni perché la compagnia ha deciso di lasciare l'aeroporto di Malpensa. Anche lui è stato presidente dell'Alitalia: durante la sua presidenza la compagnia prossima ad essere «tecnicamente in bancarotta», per usare le parole del capo della Emirates, Ahmed bin Saeed Al-Maktoum, sponsorizzò generosamente i concorsi ippici di Assago e piazza di Siena. Alle quali Bonomi, provetto cavallerizzo, partecipò come concorrente. Ma senza portare a casa una medaglia. Ritorno d'immagine? Boh.
E ricordate Luigi Martini? Ex calciatore della Lazio, protagonista dello storico scudetto del 1974, chiusa la carriera sportiva diventò pilota dell'Alitalia. Poi parlamentare e responsabile trasporti di Alleanza nazionale: ma senza smettere mai di volare. Per conservare il brevetto gli fu concesso di mantenere anche grado e stipendio. Faceva tre decolli e tre atterraggi ogni 90 giorni, quando gli impegni politici lo consentivano, pilotando aerei di linea con 160 passeggeri a bordo. Inconsapevoli, probabilmente, che alla cloche c'era nientemeno che un parlamentare in carica. Questa sì che era degna di chiamarsi italianità. In quale altro Paese sarebbe stato possibile?
Domanda legittima anche a proposito di quello che accadde nel 2002, quando con la benedizione di Claudio Scajola venne istituita una linea quotidiana Alitalia fra Fiumicino e Villanova D'Albenga, collegio elettorale dell'allora ministro dell'Interno. Numero massimo di passeggeri, denunciò il rifondarolo Luigi Malabarba, diciotto. Dimesso il ministro, fu dimessa anche la linea. Ripristinato il ministro, come responsabile dell'Attuazione del programma, fu ripristinato pure il volo: in quel caso da Air One, con contributi pubblici. Volo successivamente abolito dopo la fine del precedente governo Berlusconi e quindi ora, si legge sui giornali, riesumato per la terza volta.
Ma politici e flap in Italia hanno sempre rappresentato un connubio spettacolare. Lo sapevano bene i 9 sindacati dell'Alitalia, che non a caso nei momenti critici, ha raccontato al Corriere Luigi Angeletti, regolarmente pretendevano di avere al tavolo il governo, delegittimando la controparte naturale, cioè l'amministratore delegato. E i ministri regolarmente si calavano le braghe. Forse questo spiega perché mentre tutte le compagnie straniere, alle prese con le crisi, tagliavano il personale e riducevano i costi, all'Alitalia accadeva il contrario.
Nel 1991, dopo la guerra del Golfo, si decisero 2.600 prepensionamenti. Poi arrivò Roberto Schisano, che diede un'altra strizzatina, e i dipendenti scesero nel 1995 a 19.366. Armato di buone intenzioni, Domenico Cempella nel 1996 li portò a 18.850. Nel 1998 però erano già risaliti a 19.683. L'anno dopo a 20.770. E nel 2001, l'anno dell'attentato alle Torri gemelle di New York, si arrivò a 23.478. Poi ci si stupì che per 14 anni, fino al 1999, fosse stato tenuto in vita a Città del Messico, come denunciò l'Espresso, un ufficio dell'Alitalia con 15 dipendenti, nonostante gli aerei avessero smesso di atterrare lì nel lontano 1985. Come ci si stupì che gli equipaggi in transito a Venezia venissero fatti alloggiare nel lussuoso Hotel Des Bains del Lido, con trasferimento in motoscafo. O che per un intero anno (il 2005) la compagnia avesse preso in affitto 600 stanze d'albergo, quasi sempre vuote, nei dintorni dell'aeroporto, per gli equipaggi composti da dipendenti con residenza a Roma ma luogo di lavoro a Malpensa. Per non parlare della guerra sui lettini per il riposo del personale di bordo montati sui Jumbo, al termine della quale 350 piloti portarono a casa una indennità di 1.800 euro al mese anche se il lettino loro ce l'avevano. O dell'incredibile numero di dipendenti all'ufficio paghe del personale navigante, che aveva raggiunto 89 unità. Incredibile soltanto per chi non sa che gli stipendi arrivavano a contare 505 voci diverse.

8 settembre 2008

L'Imperatore di Piacionia a Milano Marittima

Un nostro fedele lettore, nonché ottimo amico, ci segnala la foto dell'immenso GIGI DIGGEI intento a sparecchiare le phiae al Papeete Beach.



E allora trombale tutte te!!!