7 marzo 2006

The Chronicles of Piacionia - Finalmente Yoshimitzu!

"Ma te hai presente il concetto di nemesi storica??"

La notte più fredda che si ricordasse a Piacionia.
Il cielo era pulitissimo, non una nuvola accompagnava i valorosi in questa spedizione. Le stelle brillavano fulgide e sembravano tanti cristalli colorati, proprio come quelli che l'Imperatore era solito usare per decorare il maestoso abete di Natale nella piazza antistante Palazzo Bobby.

I gufi gufavano le loro storie d’amore ed i cavalieri stronzeggiavano allegramente le avventure erotic-sentimental degli altri.

"E quindi una volta tornati a casa, se mai dovessimo tornare, dove pensavi di andare?" chiese Marcelus a McStork
"La domanda è interessante ed assai giusta, ma non ti posso rispondere amico mio perché ancora non abbiamo deciso. Come sempre c'ispirano molto i territori ad occidente di Piacionia. Vedrai che tornermo lì anche quest'anno... se Dio vorrà!" ripose espirando la tremiliardesima sigaretta il giovane nordico.
"BUFFONIIIIIII. ONOREEEEEEEE. ULTRASSSSS" aprì bocca, assolutamente inatteso, Antoniante Darknessy.
"Ma a te chi t'ha sciolto??!!" gli sbottò sarcastico sul muso Sir Bob
"SOLO NOOOIII, SOLO NOOOIIII" fu la strofa di risposta dell'uomo oscuro ma con il cervello purpureo.

El Blanco iniziò a ridere. McStork si mise le mani in tasca e materializzò fuori l’ennesimo involtino di tabacco rinforzato.

Il resto del gruppo scoppiò in una fragorosa risata. Il morale era alto, anche se in cuor suo ognuno aveva voglia di combattere il più velocemente possibile quest'ultima battaglia, dimostrare all'Imperatore ed al Re il reale valore di questa cricca di avventurieri e tornare velocemente a casa.

“Ma quanto mancherebbe?” domandò Sborransky
“Poco Simo, ormai ci siamo. Inizia a preparare il pinzellino!” rispose il Principe Von Nirvelliz

Le notti fredde passate a cavalcare per boschi sono tremende. Niente è mai quello che sembra: il frusciare di foglie di una quercia può sembrare una freccia scoccata da un elfico arciere, l’abbaiare di un cane diventa un gruppo di lupi siberiani affamati di carne umana.
Le ansie si materializzano ed i sogni rimangono nell’aria come il respiro che si condensa al freddo.

“Cavalieri, ben arrivati all’Antro delle Ancelle Sulfuree. Avete fatto tanta strada per un amico, ma la via per voi si conclude all’entrata di questo inferno!” sentenziò Nicholaus Squarcius improvvisamente comparso davanti a loro.

“Alla grandissima” gli fece eco Re Adeliante
“BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU” ululò Antoniante Darknessy
“Le chiacchiere stanno a mille ed i fatti a zero: parla poco e caccia fuori las mujeras!!” legiferò McStork.

Ed ecco dall’entrata materializzarsi una figura, dapprima sfuocata per colpa dei vapori sulfurei e poi via-via sempre più nitida…


YOSHIMITZU!!!


“Campai per la omeko rasata…e mettetevi le pattine che m’inzozzate il pavimento”


Tutti rimasero immobili. Nessuno si azzardò a proferir parola. Solo il sibilo dell’aria fredda su per i nasi ghiacciati spezzava quel silenzio imbarazzante.

“Non ho capito, che ha detto?” col sopracciglio alzato chiese il maldito Wizzenti.
“Boh, mi pare abbia detto muy fiesta” rispose Marcelus

“Nerchino, la sborraaaaaaaaa!!!” ruggì orgoglioso un androsteroico Von Nirvelliz
“Bada Yoshimitzu…” sorrise Sir Bob

“Amici, gioite con me di questa serata. Vogliate essere partecipi di questo incontro di amistad. Per caso siete venuti col 36?” librò il Signore dell’Oriente

“Ma come mai stasera non c’è verso di capirlo? Ma che gli è preso??” sbadigliando proferì Simonsky


Il Principe Von Nirvelliz a questo punto si girò verso il gruppo di cavalieri.

“Signori, amici, benauguranti, è arrivata la nostra occasione!
Ci sono momenti nella storia in cui un uomo deve rischiare tutto per un ideale, un sentimento, un’idea, un amico.
Abbiamo attraversato Piacionia per incontrare Yoshimitzu, per ritrovare noi stessi, per una sola notte in cui l’unica luce che risplenderà sarà quella delle nostre spade sfolgoranti.
Non vi posso garantire la vittoria, non sono un dio. Non vi posso garantire una nuova pace, non sono un mago. L’unica cosa che vi posso però assicurare è che qui, stasera, noi ci giocheremo il tutto per tutto.
Vomiteremo alcool e piangeremo per i compagni che cadranno in battaglia. Ma se anche uno solo, il benedetto dai Numi, sopravviverà a questa notte e riuscirà a portare a termine la missione, beh… noi tutti potremo dire di aver scritto con il sangue questa fantastica storia…

…e quando moriremo ed arriveremo al cospetto di Odino, presentandoci gli diremo Esercito Reale di Piacionia, un altro soldato a rapporto Signore... ed il paradiso sarà alfin nostro!!
PREPARATE LE VOSTRE ARMATURE DA BATTAGLIA, L’INFERNO CI ATTENDE!!”


“Ma non s’era venuti qua per trombare??!!” ribattè il Sir della desincronizzazione, Bob McStork mentre si tirava su i pantaloni dell’armatura.

…continua

3 commenti:

adelio ha detto...

ormai e' piu' bravo di me...

adelio ha detto...

oh lucio ma la canzone

Anonimo ha detto...

come disse stefano re nella presentazione di cabal dell'ottimo clive barker :)