18 febbraio 2006

Sulla Francia - o quel che ne rimane

“E’ risaputo che a chi piace la Francia non può piacere la Spagna, e viceversa”

Forse non era proprio così, ormai è passato più di anno (!!!), però il senso era quello.
Comunque ribadisco il concetto che la Francia mi sta proprio sulle palle.

Una settimana a Cannes: una settimana che se stavo a cecinella a farmi i bozzi mi divertivo 3 miliardi di volte di più.

Domanda: vabbè dai, ma qualcosa ti sarà pure piaciuto, non c’è verso sennò
Risposta: sì avoglia, il bagno del Martinez era bello una cifra.
Anche lo spettacolo di Arturo Brachetti al casinò era carino forte – però poi lui è italiano…
A dire la verità mi sono piaciute anche le seggioline di legno sulla croisette, roba che se le mettono in Italia dopo 3 secondi non ne ritrovi neanche l’ombra.

Però ci sono troppissime cose che non sopporto proprio.
Le sigarette a 7 euro, maledetti ladri di merda!!
Le radio che trasmettono solo quelle pallosissime canzoni francesi, non c’è quasi verso di ascoltare altro, il massimo del cosmopolita è l’hip hop (chiaramente in francese).
Il mangiare è terribile: stare alla larghissima dalla cucina francese! Ma sarà che debbano mettere queste salse-creme-besciamelle ovunque, pure sui cioccolatini che alla fine sanno di minestrone o di riso all’indiana…


Niente via, la Francia sarebbe da abolire.

Quasi quasi inizio una petizione a Google per chiedergli se almeno da Earth la levano :)

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