“...e di grazia, chi è lei che ha avuto il coraggio d’interrompere ME, il Principe di Piacionia?” sbottò sfidante Von Nirvelliz
“Mi presento, mi chiamo Nicholaus Squarcius. Mi manda Cipox il Gobbo, faccio parte della gilda dei biscazzieri di un lontano villaggio nei pressi di PonziPonzi. Le rune dello stregone hanno predetto che la mia presenza vi potrà tornare utile in questa spedizione”
“E chi sarebbero le rune?” chiese candido Sborransky
“Sono le donne dei territori dell’est… prot!!” rispose Scureggia
“Forti le rune, si va in vacanza in Runania?” si allungò McStork
“Fave! Le rune sono potentissimi strumenti di divinazione. Se lo stregone Cipox ci ha mandato Nicholaus vuol dire, senza ombra di dubbio, che questo nostro gruppo sì ben assortito andrà incontro ad inenarrabili ed orripilanti avventure durante il viaggio ad oriente!” pomposamente esclamò il Re Adeliante.
“Vai, s’inizia di nulla…” borbottò con gli occhi semichiusi da cinese McStork
“Ed adesso, prima di partire, facciamo la conta per chi viene e chi si ritira subito”
Dopo una settimana intera di contrattazioni effettuate sulla piazza di Palazzo Bobby, quando ormai gli abitanti della città imperiale stavano pensando se fosse più comodo usare l’olio di arachidi bollente o la pece incandescente della Cayenna per fare sloggiare questi simpatici personaggi, i nostri raggiunsero un accordo.
“La spedizione sarà così composta: io ed il Re Adeliante guideremo voi sbandati in questa missione divina.
Con noi verranno McStork, Sborransky, Nicholaus, Marcelus El Blanco, Corrado Vizzente della Maldita, Antoniante Darknessy e chiunque abbia l’incoscienza di unirsi a noi!” sbandierò ai quattro venti il Principe Von Nirvelliz.
Chiaramente nessuno si azzardò ad unirsi al gruppo.
E Scureggia, vi starete chiedendo Voi lettori così attenti ed interessati a quello che succede nei Reami di Piacionia?
Beh, il buon felino si tirò indietro all’ultimo secondo accampando le scuse più varie e fantasiose: troveremo neve e ghiaccio, non ce la farò a raggiungervi al primo accampamento, non ho calzature adatte a questo viaggio, la costellazione dei Piscis implacabilmente potrebbe lanciare su di me i suoi strali macumbanti, avete pianificato tutto senza tenere conto delle mie necessità di fiera certamente coraggiosa ma anche delicatina e financo tenerina…
Insomma, problemi su problemi che costrinsero l’amico di tante fantastiche e rocambolesche avventure a disertare proprio questa: l’ultima possibilità di salvare Yoshimitzu dal un destino di guerra che lo vedeva ormai sopraffatto.
“Che si fa, si parte senza Scureggino?” domandò smarrito uno Sborransky con le lacrime agli occhi e la voce tremolante.
“Ormai non abbiamo più scelta Simo. Fattene una ragione: non piangere per l’amico che non può venire ma fatti coraggio, raccogli le tue forze e pensa alla Sacra Guerra a cui stiamo andando incontro” rispose spavaldo McStork, ormai lanciato e preso dall’avventura
“Ma l’amistad… ma io… ma noi… ma voi… ma loro… aspettiamolo almeno fino alle quattro di notte, se a quell’ora non lo vediamo noi partiamo…” mugolò uno spaesatissimo Simonsky
“Oh Simo, rompi poco il cazzo. Monta a cavallo e dormi, accidenti agli Dei che ti stanno dietro a proteggere!!” ruggì con cipiglio maestoso Von Nirvelliz
“Okkeino” flebile e affatto convinto il Tovarich aprì bocca mentre già stava sbadigliando.
“Allora, se a sto giro ci siamo tutti, se avete salutato mamme-fidanze-nonne-cugine-sorelle-vicine-giornalaie e farmaciste, se avete comprato gomme e cicche in quantità sufficiente per il lunghissimo viaggio, se McStork e Marcelus ci fanno la cortesia di smetterla con tutte le villiche che stanno passando, se qualcuno lega Simonsky alla sua cavalcatura… se tutti voi siete pronti miei prodi amici e cavalieri… SI PARTE!!!” tuonò il Principe Von Nirvelliz
“Sarà una lunga notte, un lungo viaggio… e a casa non torniamo se in progressione non andiamo!!” aggiunse un desincronizzatissimo Bob McStork
“Per Yoshimitzu, per l’Imperatore, PER PIACIONIA!!” sugellò il Re Adeliante da Trade.
Le luci di Palazzo Bobby erano ancora accese.
Un sottofondo di musica classica si percepiva dalla piazza antistante la scalinata di marmo bianco… e davanti al gruppo una notte scintillante faceva loro da compagnia in questo viaggio.
“Scusate, ma chi è che conosce la strada?” si azzardò Marcelus El Blanco
…continua
2 commenti:
auhauhauhauhuahuahuhauha
bheheheeh behbhehehehe beheheheheh
E però Yoshimitzu un l'avete mica salvato... forse è tutta colpa di Scureggino che non è venuto... :-(
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