25 luglio 2005

storie brutte

Una città allegra e divertente, chi è stato a Sharm lo sa.
Adesso il nulla. E i primi che ne pagheranno le conseguenze sono gli egiziani, che vedranno la fonte principale della propria economia andare in fumo.
Ieri passeggiavo per il centro, in via de Neri, con Secco, donna e donna Secco, e ho letto un volantino (che ho prontamente strappato) che vedeva la mano istraeliana dietro la strage a Sharm.
Ora, io ne confronti della politica di Sharon e di molti suoi predecessori non son mai stato tenero, ma da lì a sostenere che la colpa della carneficiana in Egitto sia degli ebrei ce ne corre.
La colpa invece è dei musulmani, tutti, o almeno una parte considerevole.
I terroristi, certo, ma anche quelli che, pur non avendo i coglioni di farsi saltare in aria (perchè ci vogliono le palle quadrate per farlo, questo non può essere negato), non condannano certi attentati e anzi li imputano a nemici inventati (o cmq non colpevoli in quel caso).
Anche a casa nostra abbiamo i nostri bei problemi, la tensione si taglia con il rasoio, a Milano soprattutto. E nel frattempo, a causa di queste merde che pregano a culo allinsù, un ragazzo brasiliano è stato ucciso; perchè è vero che son stati sbirri britannici a sparare, ma è anche vero che la tensione l'hanno creata le merde islamiche che continuamo a voler far entrare a casa nostra. E allora la speranza è quella che un giorno quel dramma che adesso sta vivendo quel padre brasiliano lo possano vivere tutti i tromboni nostrani che ci raccontano che siamo tutti uguali e che dobbiamoc ercare la convivenza pacifica. Un cazzo, qui ste merde non ci devono stare, e chi ha un minimo di cervello deve fare in modo che l'Italia diventi per loro il posto più brutto possibile. Fuori la merda dalla mia, dalla nostra terra.

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