Dove i Piacioni perdean notti intere:
Adelio, Simone, Lucio e Mirkino.
C’era gran caldo una di quelle sere
Quand’uscì lui che pareva un bambino
Bermuda e canotta: un gondoliere.
Lui diceva di garbare alle donne
“Pare un incrocio tra grullo e fesso”
Ridean di gusto sotto le colonne.
“Frogi invidiosi che altro non siete
Alla fica garbo messo in tal guisa”
“Come quella ch’andava per pinete,
Batacchio di fòri: ricordi? Luisa”
5 commenti:
muahuahuahuahuahuahuahuahuahuahua
l'ho dovuto leggere 2 volte xché sono stato sviato da un particolare: il gondoliere. chi è che ha la maglia, quella vera, da gondoliere??
cmq ottimo sonetto, se è un sonetto :)
acciderba all'ignoranti, il sonetto è fatto 4-4-3-3. Insomma giocano in 14
Il Vate sono io sicché fo come mi pare, te al massimo tu sei un Water :-D
P.S. La canottiera è una metafora allusiva all'elegante modo di vestire dell'oggetto del componimento, ovvero PiacionBobby (cfr. "Da Joe Tempesta a Gattino Scureggino: 500 anni di sonetto all'incontrario", F. De Sanctis)
auhauhauhauhauhauhuah
:)
Posta un commento